Lo studio propone delle riflessioni sul benessere organizzativo nel lavoro pubblico, analizzato in correlazione con il principio di efficienza amministrativa, criterio evoluto del principio costituzionale del buon andamento. Si affrontano, inoltre, benessere organizzativo ed efficienza alla luce della differente disciplina di tutele tra lavoro pubblico e lavoro privato evidenziando le ...
di Melania Carteri, Dottoranda di ricerca in diritto del lavoro presso l'Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’
Il contributo si interroga circa i riflessi che le nuove modalità di svolgimento della prestazione lavorativa (a distanza, agile, tramite piattaforma digitale) riverberano sull’obbligazione di sicurezza ex art. 2087 e sulla capacità di quest’ultima norma di fondare l’obbligazione datoriale a fronte di tale nuovo fenomeno, concludendo in senso ...
di Domenico Garofalo, Professore ordinario di Diritto del lavoro – Università degli Studi di Bari
Il saggio tratta la materia del risarcimento del danno da “mobbing” e del demansionamento.
di Enrico Mormile, Dottorando di ricerca in Diritto del Lavoro – Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
L’uso crescente di sistemi di management automatizzato nei rapporti di lavoro pone sfide significative in termini di regolamentazione e tutela dei lavoratori. L’opacità algoritmica, ovvero la difficoltà di comprendere il funzionamento dei sistemi decisionali automatizzati, amplifica le asimmetrie informative e il potere datoriale, compromettendo i diritti fondamentali ...
di Pia De Petris, Assegnista di ricerca Università degli Studi di Milano Statale
La sentenza del Tribunale di Milano del 20 giugno 2024 si inserisce nel dibattito sulla determinazione della giusta retribuzione nel lavoro subordinato, riaffermando il ruolo centrale dell’art. 36 Cost. quale parametro imprescindibile per la valutazione dell’adeguatezza salariale. Il provvedimento giudiziario si distingue per un’interpretazione evolutiva del principio di ...
di Simone Caponetti, Ricercatore in Diritto del Lavoro – Università degli Studi di Padova
Il presente contributo si propone di analizzare gli accomodamenti ragionevoli nella veste bivalente sia di strumento di inclusione lavorativa sia di tutela della salute del lavoratore con disabilità, intesa nell’ampia accezione bio-psico-sociale euro-unitaria, ora accolta dal nostro legislatore nel d.lgs. n. 62/2024. L’obbligo di accomodamenti ragionevoli viene quindi ...
di Giada Della Rocca, Ricercatrice di Diritto del Lavoro – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
L’Autrice si interroga sulle ricadute dell’utilizzo dei sistemi di IA nei rapporti di lavoro, mettendo in luce entrambe le facce del progresso tecnologico che, sin dalla prima rivoluzione industriale, ha avuto un impatto sul mondo del lavoro. Se, infatti, da un lato sono notevoli i vantaggi legati all’impiego dell’intelligenza artificiale soprattutto in termini di ...
di Nicoletta De Angelis, Ricercatore A a tempo determinato – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Il contributo, partendo da un’analisi del quadro normativo di riferimento esamina la più recente giurisprudenza costituzionale in materia di licenziamenti, offrendo infine alcune valutazioni di sistema in ordine alla necessità di coordinamento tra la normativa in materia di recesso e quella inerente le politiche attive a passive di impiego.
di Roberto Pessi, Professore emerito di Diritto del lavoro – Università degli Studi Luiss G. Carli Roma
L’A. esamina se la nozione di stress lavoro-correlato, alla luce della recente evoluzione giurisprudenziale, possa offrire una soluzione ai problemi derivanti dall’iperconnessione dei lavoratori, considerata la scarsa efficacia della tutela del diritto alla disconnessione nel nostro ordinamento.
A tal fine, analizza: il concetto di stress lavoro-correlato e la sua recente evoluzione; ...
di Maria Cristina Cataudella, Professore ordinario di Diritto del lavoro – l'Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’
L’articolo esamina la progressiva rilevanza dell’organizzazione quale fattore di rischio e l’esatto adempimento dell’obbligazione di lavorare, nonché l’individuazione di linee di confine tra gli opposti diritti. Infine propone alcuni criteri interpretativi o indicazioni di metodo di fronte a norme a precetto generico.
di Carlo Pisani, Professore Ordinario di Diritto del lavoro – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”