Nella scienza giuridica del lavoro si è da tempo accreditata la volontà di privilegiare l'ordine giudiziario attraverso le Alte Corti quali giudici onni-potenti e sovrani. Da qui il concreto pericolo che, con l’alterazione dell’equilibrio tra i Poteri dello Stato, si finisca per minare nel profondo le basi della stessa Democrazia.
di Guido Vidiri, Già Presidente della Sezione del lavoro della Corte di Cassazione
Anche dopo la legge n. 92/2012, che ha differenziato le tutele per il licenziamento illegittimo, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato resta stabile: infatti, il licenziamento intimato per motivo illecito ex art. 1345 c.c. (quale è quello ritorsivo, per avere il lavoratore avanzato pretese di natura retributiva) è punito con la reintegrazione, quali che siano le dimensioni ...
di Raffaele Fabozzi, Professore ordinario di Diritto del lavoro – Università degli Studi Luiss “Guido Carli” di Roma
Il contributo intende offrire un primo sintetico esame dei principali provvedimenti contenuti nella legge di bilancio e nel decreto milleproroghe 2024. In particolare, ci si concentra sulle norme poste a all’occupazione e dei redditi dei lavoratori, nonché sulle novità in materia pensionistica.
di Giuseppe Sigillò Massara, Professore associato di Diritto del lavoro – Università degli Studi Link Campus University – Emilio Rocchini, Professore a contratto di Diritto del lavoro – Università degli Studi Link Campus University
Il saggio affronta le questioni relative alla ripetizione dell’indebito alla luce delle più recenti pronunce della giurisprudenza nazionale e di quella della Corte europea dei diritti dell’uomo, soffermandosi, in ultimo, sulla sentenza n. 8/2023 della Corte costituzionale.
di Lorenzo Cordi, Consigliere di Stato
La tutela reintegratoria attenuata trova applicazione non solo nel caso in cui il fatto non sia dimostrato nella sua materialità, ma altresì nel caso in cui, pur sussistente nella sua materialità, sia privo di quella connotazione di illiceità, offensività o antigiuridicità da renderne apprezzabile la rilevanza disciplinare.
Cass. civ., Sez. lav., ...
di Giada Della Rocca, Ricercatrice di Diritto del lavoro – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Con il presente contributo, l’A. esamina il contenuto e la portata applicativa del nuovo art. 8 del d.lgs. 27 giugno 2022, n. 104, con particolare riferimento alla questione relativa al c.d. “cumulo di impieghi”, che si inserisce nell’ambito della previsione normativa contenente le prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro, previste dal provvedimento con cui ...
di Marcello D'Aponte, Professore associato di Diritto del Lavoro – Università di Napoli Federico II
La quota di TFR versata al Fondo di tesoreria è una prestazione che, sebbene modulata quanto a presupposti e misura secondo le previsioni dell’art. 2120 c.c., costituisce una prestazione previdenziale.
Il Fondo di tesoreria è l’unico obbligato alla corresponsione delle quote di TFR maturate dopo il 1° gennaio 2007, anche in mancanza di prova del versamento dei ...
di Michela Lucchiari, Dottoressa di ricerca in Diritto del lavoro – Università degli Studi di Padova
Nello scritto è esaminato il rilevare della contrattazione collettiva sia quale “strumento” sia quale “oggetto” di trasparenza nei rapporti di lavoro, evidenziandone, da un lato, le potenzialità al fine dell’attuazione e comunque della specificazione dei doveri di trasparenza del datore di lavoro ex d.lgs. n. 104/2022, nonché rimarcando, ...
di Emilio Balletti, Professore ordinario di Diritto del lavoro – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Con il presente contributo l’Autore procede ad un dialogo con il pensiero di Giuseppe Santoro Passarelli in materia di collaborazioni coordinate e continuative. Si dà conto in particolare dell’evoluzione della disciplina e dei possibili sviluppi normativi.
di Roberto Pessi, Professore emerito di Diritto del lavoro – Università degli Studi LUISS “G. Carli”
Lo scritto esamina la disciplina italiana della protezione di coloro che segnalano illeciti appresi in contesti lavorativi, dopo la direttiva UE n. 2019/1937 e la sua attuazione mediante il d.lgs. n. 23/2024. Le disposizioni di legge, ispirate a garantire la libertà di espressione dei lavoratori, mirano a rafforzare la protezione rispetto alle possibili ritorsioni. Il punto centrale ...
di Vincenzo Maria Tedesco, Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Bari