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I requisiti essenziali del processo del lavoro

Antonio Vallebona, Già Professore ordinario di Diritto del lavoro – Università di Roma “Tor Vergata”

Il saggio tratta delle caratteristiche essenziali del processo del lavoro.

Parole chiave: Parole chiave: preclusioni – poteri del giudice.

The essential requirements of the procedural labour law

The essay deals with the essential characteristics of the procedural labour law.

Keywords: the foreclosures – the powers of the judge.

Sommario:

1. Preclusioni - 2. Poteri del giudice


1. Preclusioni

Il processo del lavoro si caratterizza per le preclusioni. La preclusione significa che la parte dopo il termine stabilito non può fare altre deduzioni, domande, eccezioni, richieste di prova e depositare documenti. Le preclusioni sono indicate nel procedimento di primo grado dagli artt. 414 e 416 c.p.c. L’art. 414 si riferisce al ricorso, che deve contenere l’oggetto della domanda, l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto nei quali si fonda la domanda, l’indicazione specifica dei mezzi di prova e dei documenti depositati. L’art. 416 concerne la memoria difensiva del convenuto, che deve includere le eccezioni processuali e di merito che non sono rilevabili d’ufficio, le eventuali domande riconvenzionali, la contestazione precisa dei fatti affermati nel ricorso, le difese in fatto e in diritto, i mezzi di prova e i documenti depositati. Dopo il primo scritto entrambe le parti non possono modificare o aggiungere domande, eccezioni, fatti, richieste di prova e documenti salvo quelli sopravvenuti. Il giudice può autorizzare le parti a modificare le domande, eccezioni e conclusioni se ricorrono gravi motivi (art. 420, comma 1), ma questa autorizzazione non viene concessa quasi mai. Le preclusioni nel processo di appello sono indicate nell’art. 437, secondo cui non sono ammesse nuove domande ed eccezioni e mezzi di prova salvo che il collegio ritenga indispensabili le predette prove ai fini della decisione della causa. La giurisprudenza ha interpretato queste norme rilevando: l’onere di allegazione tempestivo dei fatti ad opera esclusiva delle parti (Cass., Sez. Un., nn. 1099/1988, 11353/2004, 8202/2005); la immodificabilità della causa petendi originaria (Cass. SU nn. 11353/2004, 8202/2005); la preclusione delle istanze istruttorie riferita anche ai documenti se non sono sopravvenuti (Cass. nn. 19810/2013, 12793/2010, 4546/2009, 9252/2007, 11922/2006, SU 8202/2005, 16265/2003); il potere istruttorio d’ufficio ex art. 421 c.p.c. può essere esercitato solo sui fatti allegati dalle parti altrimenti il processo diverrebbe non più dispositivo ma impositorio in senso sostanziale (Cass. n. 6437/2020); i fatti dedotti dal ricorrente e non contestati precisamente nella memoria difensiva del convenuto divengono pacifici (Cass., Sez. Un., nn. 761/2002, 11353/2004, 8202/2005; cfr. anche l’art. 115, comma 1, c.p.c. nel testo modificato nel 2009); le preclusioni [continua ..]

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2. Poteri del giudice

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